Cosa significa «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore» Chi è il satana?
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L’affermazione di Gesù «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore» si trova nel Vangelo di Luca 10,18.
Per comprendere questa affermazione abbiamo bisogno di capire 2 cose:
- Premessa: non confondere il termine con altri termini come “il diavolo”, “Lucifero”, "Belzebul" o “il demonio” che abbiamo in testa. Ripuliamo l’immaginario e ripartiamo dalla Bibbia così com’è.
- Chi è “il satana” nelle scritture?
- Perché Gesù introduce questa immagine?
1. Chi è il Satana?
Il corrispondente termine Satana in ebraico letteralmente significa oppositore in giudizio, pubblico ministero, infatti in AT compare:
- 1v in 1Cronache 21,1 – Spinge Davide a censire gli Israeliti
- 11vv in Giobbe 1-2 – Colui che si presenta al Signore per accusare Giobbe e metterlo in difficoltà
- 2vv in Zaccaria 3,1 – Accusa Giosuè davanti al Signore e 3,2 Il Signore rimprovera il satana
Quindi è chiaramente una figura mitologica della corte celeste che è lì come pubblico ministero contro gli uomini. Uno che accusa gli uomini davanti a Dio giudice per poi poterli castigare.
Nei 4 Vangeli si rispecchia questa figura? Se usiamo questa figura i brani dove compare si comprendono molto meglio
Il termine compare:
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MT 4,10 Tentazioni nel deserto il termine satana arriva dopo il termine diavolo (colui che divide da Dio) nella secca risposta finale di Gesù: «vattene Satana! Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto» - Non si adora il pubblico ministero, ma il Giudice. Quindi, l’offerta di adorarlo era per corromperlo per non essere accusato davanti a Dio. Ma Gesù non ha nulla di cui aver paura e non perché non ha nessuna colpa, ma perché Dio, il Padre, è misericordia. Si rende culto alla misericordia e quindi il ruolo del satana è decaduto.
MC 1,13 sono tutte le tentazioni in modo stringato e generico che sono opera di Satana. Quindi le tentazioni sono la paura del giudizio di Dio. La vera tentazione è non credere nella sua misericordia. -
MT 12,26 “Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno?” – Non può avere un regno colui che sa solo accusare, accuserebbe anche se stesso. “E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl (principe dei demòni), i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici”. Quindi i vostri figli saranno i vostri giudici e non la misericordia di Dio che voi rifiutate. Qui ancora l’aspetto legale/tribunale. Rileggete l’intero brano e sarà evidente a partire dalla citazione di Isaia: il servo prediletto su cui è lo Spirito che annuncia una nuova giustizia a tutte le genti: non grida, non farà processi, non spezzerà la canna fragile, non spegnerà il lucignolo fumigante, accenderà la speranza tra le genti.
Anche MC 3,23 usa la stessa narrazione e la stessa dinamica.
Anche LC 11,18 idem -
MT 16,23 “Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!»”
Anche MC 8,33 stessa dinamica e stesse parole. - MC 4,15 parabola del seminatore “quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro”. Satana quindi sottrae dal cuore la parola seminata rinfacciando i peccati e le fragilità dell’uomo all’uomo. Chi ascolta queste paure non permette alla parola di germogliare.
- LC 10,18 “Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore” ma ci torniamo dopo
- LC 13,16 “«E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?»”. Ironica affermazione: i giudei affermavano che le malattie e le infermità erano a causa dei peccati e punizione divina. Quindi legherebbero lo stato della donna con le accuse di satana, ma Gesù nel sabato “giorno del Signore” la libera, quindi la scioglie dalle accuse e se non ci sono le accuse, non c’è nemmeno il giudizio e quindi la pena. Gesù li aggira con le loro stesse armi. Se si rilegge tutto il cap 13 è evidente! “Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava”
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LC 22,3 “Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici” perché? i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo. Quindi metterlo sotto processo. Ecco il magistrato dell’accusa che si impossessa della mente e del cuore di Giuda. E Gesù subirà un processo nel quale la corte del Sommo sacerdote si sostituisce alla corte celeste dove si cercano degli accusatori e si farà fatica a trovarli. Così Gesù si accuserà da solo!
GV 13,27 avviene la stessa cosa ma, prima che satana entri in Giuda, Gesù “E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. E allora, dopo quel boccone satana entrò in lui” quindi il satana entrando in Giuda trova il boccone (questo è il mio corpo, chi mangia di me, chi mangia e bene la mia carne...), colui che accusa trova il difensore: colui che dà la vita per il suo amico. Satana è neutralizzato. - LC 22,31 “Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano” l’avvertimento di Gesù quindi non è uno spauracchio perché Simone faccia il bravo, ma perché non si lasci accusare da satana, non si lasci rubare la parola e continui a credere nella misericordia. Proprio Pietro sarà colui che non si farà accusare, ma chiederà perdono nel nome dell’amore e non della paura. Questo è il vangelo della misericordia!
2. Perché Gesù dice «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore»?
Osserviamo la dinamica del racconto di Luca
- Al cap. 9 – Gesù sta salendo decisamente a Gerusalemme (Lc 9,51) e, dopo aver avvisato che “Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini” (quindi subirà un processo/giudizio umano) e i discepoli non capiscono nulla, deve attraversare un villaggio di Samaritani e manda avanti dei messaggeri. “Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. 53 Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. 54 Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 55 Ma Gesù si voltò e li rimproverò”.
- Giacomo e Giovanni sono quelli che nel vangelo di Mc sono detti Boanerghes “figli del tuono” – La folgore/fuoco e tuono che scendono dal cielo. Il classico fanatismo religioso di coloro che si credono giusti. Gesù li rimprovera e...
- Designa 72 discepoli (Lc 10,1) con un messaggio di pace – altro che fuoco dal cielo a consumarli! – per un andare verso i fratelli: Lc 10,5 “In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 6 Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi”. “9 curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio”.
- E se non vi accolgono? Scuotete la polvere, ma “sappiate che il regno di Dio è vicino”.
- Ma c’è anche il giudizio. Quale giudizio: quello destinato a coloro che non hanno voluto vedere la misericordia di Dio: i segni fatti a Corazim, Betsàida, Cafarnao. Quale destino? Le scritture dicono “fino agli inferi sarai precipitata”... ma ...
- I 72 tornano (il movimento del figlio) pieni di gioia (firma di Dio!) perché (letterale) “anche i demòni sono sottomessi a noi nel tuo nome”, cioè nel nome di Gesù coloro che sono il male, che sono i peggiori, accolgono il messaggio del Dio vicino a loro! Prima il male sottometteva gli uomini, ora nel nome di Gesù il male è sottomesso all’uomo. E’ una nuova forma di vittoria sul male che si è ottenuta con un annuncio di pace e non di paura, di debolezza e non di forza: entrate in casa, mangiate di quello che vi danno, curate, amate.
- ECCOCI: Gesù disse: «contemplavo il satana cadere dal cielo come folgore». Lc 10,18.
NON è più il fuoco su Sodoma e Gomorra, né “il fuoco che li consuma” dei Boanerghes, né le città sprofondate agli inferi, ma Satana che cade dal cielo perché il suo ruolo è finito. Egli non può più accusare i figli di Dio, perché Dio non ascolta le accuse: perché Gesù rivela un Dio GIUSTO, che non ragione come Pietro, il quale non ragiona secondo Dio ma secondo gli uomini Mt 16,23; Mc 8,33; un Dio che resta fedele alla sua alleanza. Qualunque cosa faccia l’uomo egli continua ad amarlo (il cuore della Buona Notizia). Satana non ha più nessun potere, non ha più scopo, non perché l’uomo sia senza peccato, ma perché Dio GIUSTIFICA, rende giusti con la sua azione di GRAZIA: l’anno eterno di Grazia del Signore Lc 4,19.
Ecco allora la parola dell’Apocalisse che Giovanni che, smessi i panni del Boanerghes, del figlio del tuono, scrive:
Ap 12,10 «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo,
poiché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. 11 Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio (testimonianza).
3. Tutto facile? No, qui comincia il combattimento
Da qui inizia la vera lotta contro il male perché finché si è legati da satana all’immagine di Dio punitore, non c’è nessuna lotta, c’è solo paura. Chi è sottomesso è sotto, è schiacciato. Ma se il satana è caduto, è legato (e l’Apocalisse lo descrive benissimo con immagini importanti) la lotta per tenerlo legato è una vera lotta. E’ la lotta del discepolo che vuole tenere accesa la luce di Dio. Amare con la Sua misericordia è difficile, costa lacrime e sangue. Morire in croce per i malfattori è una lotta, un martirio, una testimonianza durissima. Però la gioia di sapere che è vinto, è battuto, è gioia divina che spinge il discepolo alla danza dell’amore che vince il male. E come dice Gesù: siate contenti che i vostri nomi sono scritti nei Cieli, in Dio. Siete figli di Dio e quindi non andrete perduti.
Conclusione col botto
Se volete anche voi vedere cadere Satana dal cielo come la folgore, è semplice: parlate di Dio misericordioso che ama i peccatori fino alla morte. Parlate dell’amore gratuito. Parlate del Dio che rende giusti i peccatori perché li giustifica col suo amore, che non c’è un Dio che premia i buoni e castiga i malvagi ma un Dio amore che brucia il peccato con la sua misericordia infinita per salvare ogni peccatore...
...e vedrete come si accendono subito i farisei di oggi e dicono “eh sì, ma Dio è pure giustizia e punizione”. E se replichi guai ti accusano, ti dicono “eretico”, modernista, protestante, “Dio ti punirà per le anime che si perdono a causa tua”.
Eccoli lì quelli che accusano i fratelli perché loro si reputano giusti; godono pure nel pensarli a bruciare perché così per loro giustizia è fatta! Loro non vogliono dare la vita per i peccatori: loro anzi si sentono forti della possibilità di accusarli davanti a Dio! Tuonano proprio come i Boanerghes e cadono come la folgore dal cielo, ma sono la voce del satana.
Il nostro Dio, il Dio di Gesù è giusto e buono e la sua giustizia è la sua infinita misericordia:
- L’uomo lo potrà abbandonare e Lui non lo abbandonerà mai
- L’uomo lo potrà tradire e lui non lo tradirà mai
- L’uomo potrò rinnegare Cristo, ma Cristo morirà per l’uomo
Eccolo il Dio amore. L’amore che è Dio. Sta a noi metterci al sole di questo amore ed Egli ci riempirà di luce e noi saremo luce per chi si è perso e cerca l’amore. Allora la luce dell’amore sarà la nostra gioia e la nostra luce.
Altrimenti, se restiamo nelle tenebre, quella luce immensa sarà il nostro tormento, sarà il tormento sulla nostra riluttanza ad aprirci a lui; così la sua luce brucerà la nostra lebbra... e il peccatore sarà salvato.
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dsb 2022 07 23