Nella Basilica di San Giovanni in Laterano Papa Francesco incoraggia la diocesi di Roma a seguire lo «Spirito Santo che non ama l'equilibrio, l'ordine e la referenzialità». Indica nelle Beatitudini il piatto forte da offrire in risposta al grido della città, nell'umiltà e nella concretezza.

Anche noi dobbiamo fare una scelta: o coi poveri o contro Cristo. Non ci sono mediazioni. Un discepolo di Cristo dirà sempre e solo: prima i poveri senza etnia, popolo o religione.

Un politico, allo stesso modo, se crede in Gesù, crede che il Vangelo vinca: anche in politica! Se vuoi una città bella, deve essere solidale ed includente, deve essere per tutti. Deve mettere al primo posto le categorie emarginate dalla violenza, dalla arroganza, e dalla volgarità anche di certe politiche. La città di Dio e la città degli uomini coincidono se ci sono uomini disposti a morire per gli esclusi esattamente come Cristo.

Caritas in generale e le piccole Caritas parrocchiali, i centri di ascolto, la distribuzione di viveri e vestiti, i percorsi di accompagnamento personalizzati tutti insieme fanno la vera politica che fa bella la città, che cerca di non lasciare indietro nessuno e spesso fa quello che la politica dei politicanti non fa per interessi, corruzione e collusioni, quegli stessi che tentano di screditare chi opera secondo il cuore di Cristo, che ironizzano su chi muore in mare, che fanno i gradassi con i poveri, che metteno gli italiani gli uni contro gli altri. Questi non solo sono nemici di Cristo e del Vangelo, ma sono i veri nemici dell'Italia, terra di meraviglie e di santi operatori di misericordia; terra di eroi silenziosi che hanno dato la vita per la libertà e per l'uguaglianza.

Accanto alle Caritas territoriali c'è poi un insieme di stelle luminose del piccolo associazionismo fatto da gente che si rimbocca le maniche e fa del bene: coi doposcuola per i ragazzi, con l'insegnamento della lingua italiana agli immigrati, che accoglie nello sport e nel tempo libero, che ragiona sui valori di umanità e pace, che provvede ai carcerati e alle loro famiglie, che si occupa di ambiente e di sostenibilità, che lavora nel presente per un grande futuro, che studia e diffonde legalità... una costellazione di persone meravigliose che anche senza andare a Messa praticano il Vangelo persino senza saperlo.

Tutta gente che non aspetta che la politica cambi, ma che cambia la politica: dal basso, dalle buone prassi, dall'accompagnare i bambini a scuola, del curare con la propria presenza la bellezza della città, della scuola, della sanità, della protezione civile.

Io sostengo e auguro a tutti costoro di governare: perché questa è la città che voglio, la patria che voglio, l'Europa che voglio.

 

#DinDonCafé

dsb