Cari amici fratelli scout, care dolcissime sorelle,
con gioia vi invio il mio augurio di buon Natale di Cristo. Ma come è possibile la gioia di Cristo mentre la guerra in Europa infuria anche con i nostri sostegni economici e in Palestina sta decimando il popolo inerme con il nostro appoggio politico? Come gioire mentre uomini e donne non possono nemmeno dormire perché vedono i loro figli morire di fame, di stenti e senza alcun futuro? Come gioire mentre potentati economici se ne strafregano del futuro dell’ambiente che abitiamo e l’uomo, mentre corre verso la Luna e Marte, lanciato nell’esplorazione del cosmo, lascia senza risorse vitali intere aree geografiche?
Non lo so! No, non lo so.
Eppure, non è possibile che Gesù ci abbia abbandonato: egli ce lo ha promesso. “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi”. Questo lo so, lo sento. Lui non tradisce l’uomo come fa l’uomo con l’uomo. Lui non fugge dalla tempesta, così come non è fuggito davanti alla morte.
Dobbiamo gioire allora: gioire contro ogni segnale contrario. Dobbiamo ostinatamente gioire per poter disseppellire Cristo dalle macerie del mondo. Dobbiamo disseppellire Cristo dalla negatività e dalla tristezza. Dobbiamo disseppellire Cristo dalle lotte interne della Chiesa che affonda. Dobbiamo disseppellire Cristo dal desiderio di fuggire davanti alle ferite dell’umanità.
La nostra Associazione ha già attraversato una guerra, già fu schiacciata dalla follia del nazifascismo, già venne messa nelle catacombe della paura e della irrilevanza, ma seppe credere nel futuro! Seppe soprattutto credere in Cristo! Non si può credere nel sole soltanto quando splende promettente nel cielo terso di una mattina di campo estivo. Noi siamo capaci di credere nel sole anche danzando sotto la pioggia.
Vi raccomando fratelli e sorelle scout: afferratevi a Cristo, afferrate la sua guida. Non ci ha mentito: solo in lui c’è speranza, futuro, eternità, bellezza, luce, verità. Quando lo disseppelliamo da tutto ciò che lo ricopre, allora è Natale, allora viene alla luce. Viene alla luce; allora la notte non è più buia. Cristo indica all’uomo come uscire dalle tenebre, come far risplendere l’umanità, come costruire una politica per l’uomo, come alimentare la speranza in chi l’ha perduta. Solo Cristo ha parole di vita eterna.
Nella santa notte, nella Messa di Natale, ricevete il suo Corpo: fate la Comunione! Non perché sicuri di voi e della vostra fede, ma perché speranzosi in Lui, perché non arresi all’oscurità. La gioia di Cristo dolcemente risollevi il nostro volto per guardare al futuro; la carità di Cristo ce lo abbassi per guardare in faccia ad ogni nostro fratello ferito o nemico. Questo è il Natale di Cristo, questa è la sua nascita tra noi.
Buon Natale.
s. Natale 2023, Aquila Riflessiva