Io sono la Risurrezione e la vita
Santa Pasqua 2024
Cari fratelli e sorelle scout,
mentre il mondo sembra parlare solo di violenza e della follia della guerra, noi celebriamo l’uomo della croce inchiodato tra due malfattori: e lo guardiamo mentre senza odiare, chiedendo al Padre di perdonare, dona a sua madre un giovane figlio adolescente da custodire. Noi siamo quel figlio e quei figli che ci vengono affidati sono quel figlio.
“La resurrezione è questo. Lo so che ho fatto solo delle variazioni, niente di più, ma avevo la necessità interiore di dire che le vicende storiche che viviamo, e che spesso ci portano a chinar la testa delusi, ci portano a ritrovar la nostra sicurezza”[1].
Il nostro fondatore ha “inventato” lo scoutismo nel 1907, poco prima che l’Europa fosse dilaniata da una guerra fratricida. Dopo un breve periodo di pace apparente, eccone un’altra, ancora più devastante e di portata mondiale. Qui in Italia il regime fascista si accanì sui nostri ideali, sulla nostra gioia, sulle nostre attività, sulla nostra autonomia di pensiero; ma non pochi coraggiosi non si piegarono alle logiche di regime e restando fedeli all’uomo, senza armi, senza odiare nessuno hanno saputo spargere segni di fratellanza umana, segni indelebili di un futuro possibile, di una riconciliazione tanto dolorosa quanto promettente.
Per chi crede in Gesù e nel suo Vangelo questa è la risurrezione! Un corpo vivo che esce dal sepolcro della morte.
L’Unione Europea – fatto unico nella storia dell’umanità – nata in un meraviglioso sogno di pace e di fratellanza tra popoli che si erano odiati seminando 90 milioni di morti, oggi, indebitandosi, stanzia fondi per rifornirsi di armi ed eserciti e il Consiglio Europeo propone “azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell’Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza” per mettere in atto una “preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata”. Parole che, anche se poi mitigate per l’opinione pubblica da Josep Borrell, fanno tremare i polsi e spaventano fino alle lacrime.
Il futuro non lo sappiamo, ma essere pronti per noi è quel “estote parati” che B-P volle in un “Siate pronti nella mente esercitandovi alla disciplina e all'obbedienza, e anche riflettendo su ogni possibile incidente o imprevisto che può capitare, in modo da riconoscere la cosa giusta da fare nel momento giusto, ed essere desiderosi di farlo”; e un “Siate pronti nel corpo tenendovi forti, attivi e abili nel fare la cosa giusta nel momento giusto, e fatelo”.
Ma qual sia “la cosa giusta nel momento giusto” noi la ricaviamo dal Vangelo e solo dal Vangelo! Non lasciandoci ingannare da slogan politici o da contingenze storiche che già nel passato hanno giustificato derive terribili di disumanità. Stiamo con Cristo nel cuore e nella mente.
Questo sia il nostro augurio di Buona Pasqua! Augurio per i giovani che ci vengono affidati, per i giovani che si fidano di noi, per i giovani e con i giovani per i quali vogliamo costruire un presente e un futuro di pace. Gesù solo è e sarà la nostra guida. Lui solo è vita e risurrezione.
Aquila Rilfessiva, 2024