"Salvatevi l'anima... il resto non conta". Davvero?!
Questa "visione teologica" della vita da dove viene? Sto leggendo qualche commento mattutino di un gruppo "spirituale" (molto clericale) in cui le persone evidentemente più che tenere i piedi in terra, usano le ali per volare tra le nuvole di una spiritualità assai strana. Sì, quella che si fonda sul vecchio concetto cristiano che affermava la dualità di corpo e anima, mai definitivamente abbandonato. Certo che occorre salvarsi l'anima.
Ma cosa è l'anima? Uno spiritello imprigionato in un corpo sporco e putrido? La grazia racchiusa in un involucro di fango melmoso?
A leggere ancora "L'Imitazione di Cristo" si ricavano pagine alquanto funerarie, pessimiste, negazioniste. E oggi ce ne sono tanti di questi libri. San Paolo dice che il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo. Dovremmo forse dargli fuoco e odiarlo, flagellarlo, martoriarlo, depravarlo? Io non me la sento, lo confesso.
 
Gesù non ha mai caricato il corpo di una dimensione negativa.
Ha condiviso le gioie della mensa, la fraternità con donne e uomini, ha toccato e guarito corpi e anime, si è lasciato toccare e lavare i piedi...
 
Devi rinunciare al mondo! No. Dio ha tanto amato il mondo...
Devi mortificarti! No. Gesù non ha chiesto mortificazioni...
Devi fare penitenza! No. Presto, mettetegli al dito l'anello, i calzari ai piedi, il vestito più bello.
Devi sublimare! No. Mangiate e bevete di quello che vi sarà messo davanti.
Devi rinunciare alla carne! No. Non è bene che l'uomo e la donna siano soli.
Devi digiunare! No. Date voi stessi da mangiare.
Vivere è soffrire! No. Rallegratevi ed esultate.
Ricordati che devi morire! Vabbè.
 
Intanto mi ricordo che sono vivo e devo vivere bene la mia vita. E che posso goderne in letizia e serenità e nel condividere con gli altri tutto questo.
A tutte le anime vaganti ricordo che il loro corpo richiede cura, amore, rispetto, igiene, decoro...
Ma se proprio vogliono ripudiare qualcosa, inizino dalla lingua, astenendosi dal dire fesserie che nulla hanno a che fare col Vangelo.
 
 
 
Fonte:
 
 
 
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2023 09 27