Cari amici, dopo le recenti rivelazioni su alcuni trascorsi di Jean Vanier e lo sgomento che ha preso tutta la grande famiglia de L'Arche e di Fede e Luce, ho deciso di scrivere una lettera che raccogliesse un pensiero spirituale capace di ridare i giusti contorni alla vicenda e tanta speranza a tutti. Solo la Parola di Dio ha questo potere e lì ho cercato - anche tra le lacrime - dal Signore parole di futuro.

INDICE:

• Versione in Italiano
• Versione in Inglese - English
• Versione in Ucraino - Українська мова
• Versione in Francese - française
• Versione in Spagnolo - español
• Versione in Russo - Русскоязычная версия

Versione in Italiano

Carissimi fratelli e sorelle de L'Arche e di Fede e Luce,

Non avrei mai pensato di venire ferito così profondamente da questa incredibile verità.

Qui in Italia siamo sotto chiave per paura del Corona-virus. In Lombardia la maggior parte di noi è a casa, le scuole sono chiuse, le chiese vuote e la celebrazione delle sante Messe sono vietate. Così, ho un sacco di tempo per tornare indietro con la memoria. Ricordo quel 1985 quando per la prima volta incontrai Jean Vanier durante il "Katimavik" con Fede e Luce. Avevo solo 17 anni. Lui mi sembrava un santo. Tutti lo consideravano un profeta. Molti di loro non erano credenti ma ciascuno di loro credeva in lui, si fidava di lui. Due settimane fa, ho ritrovato il libretto di quel meeting e mi son reso conto che ricordavo ogni parola di quei giorni così lontani.

Poi, nel corso degli anni, ogni libro, ogni intervento, ogni lettera o singola sua parola mi ha catturato. Nella mia libreria ho tutti i libri di Jean. Penso che per molti di voi sia lo stesso.

Ora siamo tutti devastati da queste notizie e ciascuno reagisce come può. Alcuni non vogliono credere a ciò che sentono. Altri cercano rifugio in notizie fasulle e complotti per non guardare in faccia la verità. Penso sia profondamente difficile accettare di cambiare idea attorno ad un mito. Ma lui era un uomo, lui era semplicemente un uomo. L'errore è stato confondere il profeta con la verità.

Lentamente sto capendo che preferiamo credere in un uomo piuttosto che in Dio, piuttosto che in Gesù. Se noi credessimo veramente in Dio, saremmo certi che Lui è capace di dire le Sue sante parole attraverso un peccatore, anche attraverso il peggiore dei peccatori. Ma noi preferiamo porre la nostra fede in un uomo anziché in Dio. Jean era solamente un uomo, ma molte delle sue parole venivano dallo Spirito. Chi ha ascoltato le sue parole ha cambiato vita. Chi ha trovato una nuova via di accettazione della fragilità, ha visto fiorire la sua vita. Questa è la potenza della Parola di Gesù.

Dio è grande perché è capace di fare miracoli con gli strumenti peggiori. Ricordo quando Gesù sputò per terra per preparare una luce per l'uomo cieco. Chi avrebbe potuto crederlo? Eppure, quell'uomo vide per la prima volta. Noi siamo solo fango. Jean era solo fango, come me e te. Noi tutti siamo solo dei peccatori, niente di più.

Ho visto alcuni dei miei amici cadere distrutti dai loro peccati. Erano preti e sono stati puniti dalla società e dalla Chiesa, perché noi preferiamo cercare negli altri la perfezione e dimentichiamo la santità per noi. Dobbiamo pagare per i nostri peccati e chiedere perdono per tutto il male che abbiamo fatto. Dobbiamo soffrire il male fatto. Questo è giusto, ma Dio è capace di farci risorgere... di risorgere dalla morte. Questo è il cammino della santità. Nella Chiesa cattolica noi amiamo troppo i santi, ma la Bibbia ed il Vangelo ci raccontano di uomini risorti dai loro peccati.

Riposa in pace Jean! Eri polvere e polvere sarai, ma ciò che hai fatto secondo il Vangelo di Gesù resterà per sempre. I nostri cuori feriti continueranno a restare accanto alle vittime. Possiamo solo immaginare le sofferenze, ma condividere la sofferenza guardando in faccia la verità ci insegnerà a camminare insieme proprio da fratelli e sorelle.

Infine, dobbiamo chiedere perdono a Jean. Sì, perché abbiamo preferito considerare maestro lui, anziché Gesù. Se lo avessimo considerato semplicemente un fratello, non gli avremmo consegnato tutto quel pericoloso potere che lo ha fatto cadere. L'apostolo scrive (1Cor 3,18-23): «Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli prende i sapienti per mezzo della loro astuzia. E ancora: Il Signore sa che i disegni dei sapienti sono vani. Quindi nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio».

Carissimi, non abbiamo bisogno di leader, abbiamo profondamente bisogno di Gesù. L'Arche andrà avanti. Dipende solo da noi, se avremo imparato la lezione. Jean ci ha insegnato anche questo: dobbiamo confidare in Dio non nell'uomo. Mentre stavo diventando prete, scelsi un salmo per la mia vita (sal 115/116) ed oggi è più necessario di allora:
Ho creduto anche quando dicevo: «Sono troppo infelice».
Ho detto con sgomento: «Ogni uomo è inganno!»
Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore».

Dio vi benedica, ci benedica tutti.
Non abbiate paura. L'Arche andrà avanti. Lo Spirito ci suggerirà come.
Cordialmente
don Stefano

↑

English version

Dear brothers and sisters of L'Arche and Faith and Light,

I have never expected to be so deeply wounded by this unbelievable truth.

Here in Italy, we are in a lock-in period due to the fear of the virus. In Lombardy most of us are at home, schools are closed, churches are empty, and Holy Masses are not allowed. So, I have a lot of time to get back to memories. I remember that in 1985 I first met Jean during the “Katimavik” with Faith and Light. I was 17. He seemed like a saint to me. Everyone considered him a prophet. Many of them weren't believers but each of them believed in him, trusted him. Two weeks ago, I found the booklet of that meeting, and I realized that I remember every word of those so far away days.

Then, over the years, every book, every speech, every letter or a single word from him has strongly captivated me. In my bookshelves I’ve got all Jean’s books. And I think that many of us have done the same.

Now we are all shattered by the news, and everyone reacts as he can. Someone does not want to believe in what they hear. Someone is seeking refuge in fake news and doesn’t want to face the truth. I think it is deeply hard to accept to change the mind about a myth. But he was a man, he was just a man. The mistake has been to confuse the prophet with the truth.

I am slowly realizing that we prefer to believe in a man rather than in God, rather than in Jesus. If we really believed in God, we would be sure that He is able to pronounce his holy words in a sinner, in the worst of sinners. But we prefer to put our faith in a man instead of in God. Jean was just a man, but many of his words were from the Spirit. Those who followed his words have changed their lives. Those who found a new way to accept the weakness, have their lives flourished. This is the power of Jesus’ words.

God is great because He is able to work miracles with the worst instrument. I remember when Jesus spat on the soil to prepare a light for the blind man. Who would have believed in this? Still, that man saw for the first time. We are only mud. Jean was just mud like you and I. We are all sinners and nothing more.

I have seen some of my friends’ collapse destroyed by their sins. They were priests and they were punished by society and the Church, because we prefer to look for perfection and we forget holiness. We must pay for our sins and ask for forgiveness for all the evil we have done. We must suffer the evil that we have made. This is right. But God is able to raise us up… rise from the death. This is the path of the holiness.
Inside the Catholic church we love saints too much, but the Bible and the Gospel tell us about men raised from their sins.

Jean, rest in peace! You were soil and soil you will be. But what you did according to the Gospel of Jesus, it will remain forever.
Our wounded hearts will remain close to the victims. We can only imagine their sufferings, but to share the sufferings facing the truth will teach us to walk together just as brothers and sisters.

In the end, I think we have to apologize to Jean, because we preferred to consider himself as our teacher rather than Jesus. If we had thought of him just as a brother, we would not have given him all that dangerous power that made him fall.
The Apostol says (1Cor 3,18-23) «Do not deceive yourselves. If any of you think you are wise by the standards of this age, you should become “fools” so that you may become wise. For the wisdom of this world is foolishness in God’s sight. As it is written: “He catches the wise in their craftiness”; and again, “The Lord knows that the thoughts of the wise are futile”. So then, no more boasting about human leaders! All things are yours, whether Paul or Apollos or Cephas or the world or life or death or the present or the future - all are yours, and you are of Christ, and Christ is of God».

Dear, we don’t need any leader, we deeply need Jesus. L’Arche will go on. It depends on us, if we have learned the lesson. Jean also taught us this: we must trust in God not in man.
When I was becoming a priest, I chose a psalm 115(116) for my life, and it is more necessary today, than that day:
I trusted in the Lord when I said: «I am greatly afflicted»;
in my alarm I said, «Everyone is a liar».
What shall I return to the Lord for all his goodness to me?
I will lift up the cup of salvation and call on the name of the Lord.

God bless you, and bless us all.
Don’t be afraid. L’Arche will go on. The Holy Spirit will suggest us how.
Sincerely
Fr. Stefano

↑

Українська мова

↑

Version française

Versión en español

Queridos hermanos y hermanas de L'Arche y de Fe y Luz,

Nunca esperé estar tan profundamente herido por esta increíble verdad.

Aquí en Italia estamos cerrado por el miedo del virus Corona. En Lombardía, la mayoría de nosotros estamos en casa, las escuelas están cerradas, las iglesias vacías y la celebración de las misas están prohibidas. Asì tengo mucho tiempo para volver con mi memoria. Recuerdo en 1985 cuando conocí a Jean Vanier durante el "Katimavik" con Fe e Luz. Solo tenía 17 años. El me pareció como un santo. Todos lo consideraban un profeta. Muchos de ellos no creian en Dios, pero todo el mundo creía en Jean, confiaba en él. Hace dos semanas, encontré el papel de ese encuentro y me di cuenta de que recordaba cada palabra de aquellos días tan lejanos.

Desde aquel momento, a lo largo de los años, cada libro, cada intervención, cada letra o cada palabra me ha capturado. Tengo todos los libros de Jean en mi biblioteca. Creo que es lo mismo para muchos de ustedes.

Ahora estamos todos devastados por esta noticia y cada uno reacciona como puede. Algunos no quieren creer lo que oyen. Otros buscan refugio en noticias falsas y conspirativas para no enfrentar la verdad. Creo que es muy difícil aceptar y cambiar de opinión sobre un mito. Pero él era un hombre, era simplemente un hombre. El error fue confundir al profeta con la verdad.

Poco a poco me estoy dando cuenta de que preferimos creer en un hombre en lugar de Dios o Jesús. Si realmente creyéramos en Dios, estaríamos seguros de que Él es capaz de decir sus santas palabras a través de un pecador, incluso a través de los peores pecadores. Pero preferimos poner nuestra fe en un hombre en lugar de en Dios. Jean era solo un hombre, pero muchas de sus palabras vinieron del Espíritu. Los que han escuchado sus palabras han cambiado sus vidas. Quien haya encontrado una nueva forma de aceptar la fragilidad ha visto florecer su vida. Este es el poder de la Palabra de Jesús.

Dios es grandioso porque es capaz de hacer milagros con las peores herramientas. Recuerdo cuando Jesús escupió en el suelo para preparar una luz para el ciego. ¿Quién podría haberlo creído? Aún así, ese hombre vio por primera vez. Solo somos barro. Jean era solo barro, como tú y yo. Todos somos pecadores, nada más.

He visto a algunos de mis amigos caer destruidos por sus pecados. Eran sacerdotes y han sido castigados por la sociedad y la Iglesia, porque preferimos buscar la perfección en los demás y olvidar la santidad para nosotros. Debemos pagar por nuestros pecados y pedir perdón por todo el mal que hemos hecho. Debemos sufrir el mal hecho. Esto es correcto, pero Dios es capaz de resucitarnos ... de resucitar de la muerte. Este es el camino de la santidad. En la Iglesia católica amamos demasiado a los santos, pero la Biblia y el Evangelio nos hablan de hombres resucitados de sus pecados.

Descansa en paz Jean! Eras polvo y polvo serás, pero lo que has hecho según el Evangelio de Jesús permanecerá para siempre. Nuestros corazones heridos están cerca de las víctimas. Solo podemos imaginar el sufrimiento, pero compartir el sufrimiento al mirar la verdad a la cara nos enseñará a caminar juntos precisamente como hermanos y hermanas.

Finalmente, debemos pedirle perdón a Jean. Sí, porque preferimos considerarlo un maestro antes que a Jesús. Si lo hubiéramos considerado simplemente un hermano, no le habríamos dado todo el poder peligroso que lo hizo caer. El apóstol escribe (1Cor 3,18-23): «Que nadie se engañe. Si alguno de vosotros se cree sabio en este mundo, que se haga necio para llegar a ser sabio. Porque la sabiduría de este mundo es necedad ante Dios, como está escrito: Él caza a los sabios en su astucia. Y también: El Señor penetra los pensamientos de los sabios y conoce que son vanos. Así, pues, que nadie se gloríe en los hombres, pues todo es vuestro: Pablo, Apolo, Cefas, el mundo, la vida, la muerte, lo presente, lo futuro. Todo es vuestro, vosotros de Cristo y Cristo de Dios».

Queridos, no necesitamos líderes, necesitamos profundamente a Jesús. El Arca continuará. Solo depende de nosotros, si hemos aprendido la lección. Jean también nos enseñó esto: debemos confiar en Dios, no en el hombre. Mientras que estudiaba para llegar a ser sacerdote, elegí un salmo para mi vida [Salmo 116(114-116)] y hoy es más necesario que entonces:
Tenía fe, aun cuando dije: «¡Qué desgraciado soy!».
Yo decía en mi apuro: «Los hombres son unos mentirosos».
¿Cómo pagaré al Señor todo el bien que me ha hecho?
Alzaré la copa de la salvación, invocando el nombre del Señor.

Dios los bendiga, Dios nos bendiga a todos.
No tengas miedo de que L'Arche continuará. El Espíritu nos sugerirá cómo.
Sinceramente
p. Stefano

↑